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  • Immagine del redattoreIl blog della SIFM

Adriano Fabris: Presentazione del blog (14 aprile 2020)

La situazione che stiamo vivendo ci coinvolge in maniera particolare. Ci coinvolge non solo sul piano della sensibilità personale, ma anche per il lavoro che facciamo. Come insegnanti e ricercatori di filosofia morale vediamo oggi messe in questione, approfondite, verificate molte tematiche di cui ci occupiamo nei nostri studi.

Alcune di esse saranno discusse nel nostro Convegno annuale, purtroppo slittato all’autunno. Il suo tema infatti – Etica e natura – si presta bene all’approfondimento di ciò che stiamo sperimentando. Nell’attesa di questo incontro voglio invitare all’invio di testi per il nuovo blog della SIFM indicando alcuni punti di riflessione, fra i molti sui quali possiamo concentrarci.

Il primo punto riguarda la questione del controllo. È evidente che non siamo noi a controllare molti di quei processi, naturali e artificiali, che, pure, ci coinvolgono. Ed è altrettanto evidente che c’è un sovrappiù, in ciò che si sviluppa in natura, rispetto a quanto siamo in grado di conoscere, di elaborare, di governare. Su questo fatto e sulle sue modalità credo che una riflessione sia utile.

Il secondo punto riguarda il ruolo degli esperti. Non si tratta solo di riconoscere determinate competenze o di aver fiducia in certe persone: si tratta di mettere ordine e di utilizzare correttamente le varie fonti della conoscenza. Gli scienziati mostrano oggi di aver elaborato un sapere che porta certamente a risultati preziosi, ma che ha pure limiti precisi. Ciò tuttavia non giustifica affatto il sorgere di una babele di opinioni fra loro in conflitto.

Il terzo tema è quello del ritorno alla socialità. Molti interventi di carattere filosofico insistono oggi su questo tema e lo declinano in vari modi. È vero che chi muore di coronavirus muore in solitudine, come mai era accaduto, per motivi ben comprensibili Ma la situazione che stiamo vivendo comporta indubbiamente il rilancio di forme di socialità già conosciute e la ricerca di forme nuove.

Mi fermo qui, ma potrei continuare. Anzi: aiutatemi a farlo voi. Una cosa comunque è certa. Per questi e altri temi di riflessione, proposti dall’emergenza che stiamo vivendo, la riflessione etica risulta un complemento indispensabile. Lo è per chiarire ciò che stiamo vivendo, per aiutarci nelle scelte, per indicare e giustificare comportamenti condivisi. E questo vale sia nel caso dell’etica generale, sia in quello delle etiche applicate.


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